Il Congresso provinciale ha rinnovato gli organismi dirigenti dell’associazione che conta 1.000 volontari attivi e 3.600 soci distribuiti in 38 tra sedi e circoli sul territorio modenese
Modena – Manuela Gozzi è la nuova presidente di Auser Modena. Il Congresso provinciale, che si è svolto la mattina del 12 marzo nel salone Corassori di piazza Cittadella a Modena, ha rinnovato gli organismi dirigenti dell’associazione che conta 1.000 volontari attivi e 3.600 soci distribuiti in 38 tra sedi e circoli sul territorio modenese, ognuno dei quali con una rappresentanza all’interno dell’organismo.
“La nuova assemblea generale avrà il compito di fare fronte a una fase storica ricca di sfide – dice la neo presidente Manuela Gozzi -. L’obiettivo è consolidare i risultati ottenuti in questi anni attraverso le nostre attività tradizionali e costruire un futuro ancora più partecipativo e solidale lanciando nuovi progetti in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. Le assemblee di circolo che si sono concluse a febbraio e il Congresso provinciale di oggi sono stati anche l’occasione per valorizzare la funzione dei nostri soci e volontari – continua Gozzi -. Un’occasione per ringraziarli e mettere in evidenza l’impegno di centinaia di persone che quotidianamente mettono a disposizione tempo, passione e competenze per non far sentire sole le persone, favorendone inclusione e coesione sociale. Le nostre sedi in tutta la provincia devono essere sempre più in grado di intercettare i bisogni della comunità, comprenderli e condividerli, in modo da poter dare a questi una risposta collettiva. Dobbiamo anche incrementare e rafforzare i nostri rapporti con le altre associazioni del territorio. Fare comunità e creare giustizia sociale sono obiettivi che si raggiungono solo remando tutti dalla stessa parte”.
Al Congresso ha partecipato anche il presidente uscente Michele Andreana, che oltre quattro mesi fa era stato costretto a interrompere il suo impegno con Auser per le conseguenze di un incidente in montagna. Andreana ha fatto sapere che, non appena le sue condizioni lo permetteranno, tornerà a essere parte attiva dell’associazione.
Ai lavori congressuali sono intervenuti poi i rappresentanti di diversi enti e associazioni del territorio: Alberto Caldana di Csv Terre Estensi, il sostituto portavoce del Terzo settore Ruggiero Cavani, Arci con la presidente provinciale Annalisa Lamazzi e il presidente di Anpi modenese Vanni Bulgarelli. Per il Comune di Modena era presente la vice sindaca Francesca Maletti: “In Regione con la legge del Terzo settore abbiamo ridefinito i percorsi volti trovare linguaggi comuni tra i dirigenti delle associazioni e i dirigenti degli enti locali, in modo da costruire co-programmazione e co-progettazione per dare risposte condivise ai tanti bisogni dei cittadini – ha detto Maletti -. In questo contesto abbiamo bisogno di Auser proprio per la sua caratteristica di essere su tutto il territorio e per la sua capacità di saper intercettare e dare risposta ai bisogni dei cittadini, trovando al proprio interno proposte e strategie. Ringraziamo Auser perché è presente per tutte e tutti”.
“Diverse sedi di Auser sono già attive insieme a noi nel progetto delle Palestre della memoria – ha detto il dott. Massimo Zucchini, Direttore delle Attività Socio Sanitarie AUSL Modena -. È una disponibilità nobile quella messa in campo da Auser in questo contesto, fondamentale per contrastare il rischio di isolamento e deterioramento cognitivo. Sappiamo che il benessere delle parsone dipende anche dal non stare sole e dal mantenersi fisicamente e mentalmente attivi. Auser nel suo operare crea relazioni, e la relazione è il valore più grande verso cui dobbiamo tendere”.
“È importante che fra i primi valori di Auser ci sia la giustizia sociale – ha aggiunto Daniele Dieci, segretario generale Cgil Modena -. Attraverso il tempo che centinaia di volontarie e di volontari mettono a disposizione della comunità, Auser persegue anche questo obiettivo. È qualcosa che ci accomuna e ci pone tutti in una grande famiglia fatta da sindacati e associazioni di volontariato che condividono gli stessi valori”.