Auser Modena

A Pievepelago donato un innovativo ausilio comunicativo

 

PIEVEPELAGO

A Pievepelago Auser e BambinInsieme donano un innovativo ausilio comunicativo

Il dispositivo è stato realizzato per una persona disabile da Luca Clivio, ingegnere informatico residente in Svizzera

 

Pievepelago (Modena) – È un dispositivo per la comunicazione unico, pensato e realizzato studiando specificamente le esigenze del richiedente, quello donato da Auser gruppo di Pievepelago e l’associazione BambinInsieme Odv a una persona con una grave disabilità residente nel Comune.

“Era diverso tempo che questa persona necessitava di potere comunicare in modo più efficace con il mondo esterno attraverso sistemi digitali – racconta Claudio Pasquesi, coordinatore della sede Auser di Pievepelago -. La famiglia lamentava di non trovare una soluzione in quanto potevano contare soltanto su uno strumento datato, molto lento, con comandi macchinosi e poco efficaci; uno strumento che di fatto era stato per questi motivi abbandonato”.

Le due associazioni si sono messe quindi in contatto con Luca Clivio, ingegnere informatico e ricercatore nel campo della ricerca clinica, che dagli anni ‘90 si occupa dello studio di soluzioni per la comunicazione di disabili motori gravi e cognitivi e per una domotica semplificata. Clivio, che attualmente risiede in Svizzera, ha effettuato cinque trasferte fino a Pievepelago per conoscere la persona e quindi studiare uno strumento in grado farla tornare a comunicare con i propri cari.

Il risultato è stata la creazione di una sorta di ‘scatola di Lego’ che permette di esprimersi indicando le lettere dell’alfabeto o dei simboli attraverso il movimento della mascella. “È stato un lavoro lungo – sottolinea Pasquesi -, ogni malattia è una situazione a sé, non ci sono soluzioni che possano funzionare per tutti. Scalda il cuore pensare che esistano ancora persone come Luca Clivio. È venuto dalla Svizzera a Pieve varie volte e ha realizzato uno strumento unico al mondo a titolo praticamente gratuito. Quanto avvenuto rappresenta un bell’esempio concreto di come la comunità può prendersi cura dei bisogni delle persone con l’impegno e la dedizione dei volontari, che raccogliendo offerte riescono a finanziare progetti come questo”.

Clivio è autore di vari software liberi per l’interfaccia uomo-macchina e uomo-uomo attraverso la macchina, distribuiti su base volontaria (uno per tutti M.A.I.A., il software di tastiere virtuali per disabili motori tra i più diffusi alla fine degli anni ‘90). Attualmente si occupa di sistemi di raccolta e auto-analisi dati per sperimentazioni cliniche controllate e dello studio di sistemi di comunicazione alternativi e di robotica assistenziale mediante software libero e hardware a basso costo. La nuova soluzione studiata e offerta si chiama Empirica, ed è un insieme di strumenti software per la comunicazione in disabili motori e cognitivi pensati per funzionare con hardware trovabile a basso costo sul mercato della componentistica per videogiochi, indirizzato a permettere la comunicazione e l’interazione completa con il computer, allo scopo di accedere alle più comuni funzioni e alla domotica/robotica assistenziale mediante lo stesso computer.